Antonini 1900
Opera
I Precursori di Lombroso
Caratteristiche
Nel suo libro I Precursori di Lombroso, pubblicato a Torino nel 1900, il medico e psichiatra italiano Giuseppe Antonini (1864 – 1938) espone la dottrina lombrosiana “al fine di rintracciare quanto di essa venne già dagli antichi intuito”, trattando dunque dei trattati di fisiognomica che vanno dall’antichità al Seicento e infine delle opere di frenologi e psichiatri.
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Ellis 1900
Opera
The Human Ear. Its identification and physiognom
Caratteristiche
Trattato sulla fisiognomica dell’orecchio di Miriam Anne Ellis, pubblicato a Londra nel 1900. Scrive Ellis nella prefazione: “Un metodo di classificazione dei tratti dell’orecchio umano, utile ai fini dell’identificazione. Inoltre, essi mostrano il valore dell’identificazione tra i “non criminali”, per mezzo di una minuscola divisione delle forme del bordo dell’orecchio. Il tema dell’ereditarietà, come mostrato dalla forma dell’orecchio, è illustrato da impronte naturali di membri di diverse famiglie. Nessuno ha finora studiato questo settore. Viene fornito un resoconto conciso, tratto da fonti originali, degli scrittori antichi e moderni sulle orecchie, per finire con un’analisi completa dei tentativi di Lavater in questa direzione. Dai suoi tempi non c’è stata un’indagine scientifica sistematica sulle peculiarità delle forme dell’orecchio e sul loro ruolo importante nella fisiognomica, a parte l’esame molto recente delle orecchie dei criminali. Le classi “non criminali” hanno un orecchio ancora più caratteristico e meglio sviluppato. La stampa naturale dall’orecchio è stata inventata da me, allo scopo di avere ritratti permanenti di orecchie delle dimensioni e della forma esatte degli originali, in modo da poterli confrontare e collazionare. Le illustrazioni sono state ridotte uniformemente nelle dimensioni, mantenendo le stesse proporzioni”.
I capitoli recano i titoli seguenti: l’orecchio umano come mezzo identificativo; la legge della forma e proporzioni dell’orecchio; classificazione delle orecchie; Aristotele e Plinio sulle orecchie; scrittori medievali sulle orecchie; Della Porta, Ghirardella e Rubeis; Lavater sulle orecchie; la fisiognomica dell’orecchio; altri esempi di orecchio; ereditarietà mostrata nell’orecchio; orecchie ritratte in scultura e pittura; orecchini; l’orecchio nella letteratura e nella scienza.
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Stocker 1900
Opera
Physiognomy, ancient and modern, or phreno-metoposcopy
The human face as expressive of character & disposition
A Concordance of Graphology and Physiognomy
Clues to Character: being a complete text-book of the laws of scientific physiognomy and graphology
Caratteristiche
Richard Dimsdale Stocker (1877-1935) scrittore, fondatore della Brighton Ethical Society, presidente dell’Hampstead Ethical Institute e direttore della rivista Ethical Societies’ Chronicle, è autore dei seguenti trattati di fisiognomica: Physiognomy Ancient and Modern or Phreno-Metoposcopy (Londra, 1900), The human face as expressive of character and disposition (Londra, 1900), A Concordance of Graphology and Physiognomy (Londra, 1900) e Clues to Character: being a complete text-book of the laws of scientific physiognomy and graphology (Londra, 1903).
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Internet Archive (Physiognomy)
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Internet Archive (The human face)
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Internet Archive (A Concordance)
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Wellcome Collection (A Concordance)
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Internet Archive (Clues to character)
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Burton 1902
Opera
Drunkards, Moderate Drinkers, Teetotalers. The people classified, and analysed to show their relation to the subject of temperance, as shown by the teachings of psychology, phrenology, physiognomy, graphology, palmistry, facts and figures, etc.
Caratteristiche
C. Burton è l’autore di questo trattato pubblicato a Londra nel 1902, che analizza e classifica le persone alcolizzate ed astemie, studia il loro temperamento sulla base degli insegnamenti di “psicologia, frenologia, fisiognomica, grafologia, chiromanzia”.
Lombroso Paola 1902
Opera
I segni rivelatori della personalità
Caratteristiche
Figlia primogenita di Cesare Lombroso, Paola Marzola Lombroso (1871 – 1954), giornalista, scrittrice e pedagogista italiana, ideatrice del Corriere dei piccoli, nel 1902 dà alle stampe a Torino un trattato sulla fisiognomica intitolato I segni rivelatori della personalità.
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Thomas 1902
Opera
Secrets in the face or Physiognomy illustrated giving the characteristics of the four temperaments; also significations of the hair, eyes, eybrows, nose, mouth, ears and face; the planetary signs in the forehead and planetary signs for harmonious marriages, as practiced by ancient egyptians and babylonians by Francis Thomas
Caratteristiche
Trattato di fisiognomica illustrato di Francis Thomas (1830 – 1909), pubblicato a New York nel 1902. Thomas aveva precedentemente dato alle stampe un trattato sulla chiromanzia, Secrets in the hand, or Palmistry simplified.
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Vaught 1902
Opera
Vaught’s practical character reader
Caratteristiche
Louis Allen Vaught (1859 – ?), fisiognomo statunitense, pubblica nel 1902 a Chicago il suo trattato di fisiognomica e frenologia Vaught’s practical character reader. Vaught asserisce nella prefazione che “lo scopo di questo libro è di far conoscere a tutti gli elementi della natura umana e di metterli in grado di leggere questi elementi in tutti gli uomini, le donne e i bambini di tutti i paesi”, e dichiara che “sono stati effettuati almeno cinquantamila esami accurati per dimostrare la veridicità della natura e della posizione di questi elementi. Più di un milione di osservazioni sono state fatte per confermare gli esami. Per questo motivo, questo libro viene dato al mondo intero per essere utilizzato con fiducia. Considerato nella sua interezza, è assolutamente affidabile. I suoi fatti possono essere completamente dimostrati da tutti coloro che si prenderanno la briga di farlo. È pronto per l’uso. È pratico. Utilizzatelo”.
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Foster 1903
Opera
How to read the human head and face
Caratteristiche
H. Ellis Foster dà alle stampe a Detroit nel 1903 il trattato di fisiognomica intitolato How to read the human head and face. Scrive Foster nella prefazione: “Essere in grado di comprendere dalla testa e dal volto umano le disposizioni, i talenti e le caratteristiche peculiari manifestate dall’uomo nei rapporti sociali e nelle attività professionali e commerciali è una scienza di importanza pari alla posizione di rilievo a cui l’evoluzione lo ha elevato nello sviluppo cerebrale e mentale. Essere in grado di leggere e comprendere le caratteristiche degli uomini attraverso lo studio della testa e del viso richiede un’acuta osservazione e una conoscenza basata sulle dimensioni e sulla configurazione della testa e del contorno del viso e sulla comprensione dei vari temperamenti.
Uno studio approfondito della natura umana e delle funzioni cerebrali rivela le ragioni per cui certe forme e sviluppi del cervello, come rivelano il contorno della testa e la fisionomia generale, manifestano certe caratteristiche mentali ben definite. Non c’è altro argomento che contenga elementi così grandi e importanti come quelli racchiusi nel funzionamento della mente umana.
Dopo più di vent’anni di osservazione critica e di esperienza nel confrontare le dimensioni, la forma e la qualità dello sviluppo cerebrale, ho verificato in maniera inconfutabile le scoperte dei centri o delle aree cerebrali fatte dai dottori Gall, Spurzeheim e George Combe nella seconda metà del diciottesimo e all’inizio del diciannovesimo secolo; ed è grazie a questi fatti incontrovertibili che la lettura del carattere si configura come una scienza positiva, la cui conoscenza assoluta può essere acquisita con l’osservazione, l’induzione e lo studio. L’uomo che sa come leggere la natura umana, come stimolare le sorgenti nascoste del carattere e delle motivazioni, come produrre l’azione desiderata e come rivolgersi agli uomini in modo saggio e corretto, è meglio equipaggiato per le lotte della vita di qualsiasi uomo che non sia così addestrato. L’obiettivo di questo volume è quello di istruire coloro che desiderano avere una conoscenza più approfondita della natura umana e imparare a leggere il carattere, così come è rappresentato nelle teste, nei volti e nell’aspetto personale degli individui che incontrano nella vita quotidiana, con un’accuratezza priva di qualsiasi dubbio”.
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Sikorskiĭ 1904
Opera
Vseobshchai︠a︡ psikhologīi︠a︡ s fizīognomikoĭ v illi︠u︡strirovannom izlozhenīi : s 20 tablit︠s︡ami v kraskakh i 286 figurami v teksti︠e︡
Всеобщая психологія съ физіогномикой въ иллюстрированномъ изложеніи : съ 20 таблицами въ красках и 286 фигурами въ текстѣ
Caratteristiche
Trattato di fisiognomica con 20 tavole a colori e 286 figure, opera dello psicologo e psichiatra ucraino Ivan Alekseevich Sikorskiĭ (1842-1919), pubblicata a Kiev nel 1903.
Huter 1904-1906
Opera
Menschenkenntnis durch Körper-, Lebens-, Seelen- und Gesichtsausdruckskunde auf neuen wissenschaftlichen Grundlagen. 5 Lehrbriefe
Caratteristiche
Carl Huter (1861-1912), pittore tedesco e studioso di fisiognomica e frenologia, pur non avendo un background accademico, insegna queste materie ad Hannover, Detmold e Lipsia. Dal 1904 al 1906 dà alle stampe a Detmold la sua opera principale, Menschenkenntnis durch Körper-, Lebens-, Seelen- und Gesichtsausdruckskunde auf neuen wissenschaftlichen Grundlagen. 5 Lehrbriefe (Conoscenza della natura umana attraverso lo studio del corpo, della vita, dell’anima e delle espressioni facciali sulla base di nuovi principi scientifici. 5 lettere didattiche), un testo di 700 pagine diviso in cinque “lettere didattiche” per un totale di 52 lezioni. Le prime quattro lettere sono composte da 10 lezioni ciascuna, mentre l’ultima è composta da 12 lezioni. Il primo, breve, fascicolo didattico introduce la concezione del mondo e dell’uomo di Huter: vengono presentate le scoperte e le intuizioni di Huter, fondamentali per il suo insegnamento sul mondo e sull’uomo. Il secondo e il terzo volume trattano argomenti scientifici di fisica, chimica, geologia, astronomia e geologia, e infine la cellula biologica e l’evoluzione. Huter non sempre ritiene che le spiegazioni delle scienze naturali dell’epoca siano sufficienti a spiegare i fenomeni, cioè manca la conoscenza dell’etere huteriano e della facoltà huteriana di sensazione. In lezioni e sezioni separate, Huter espone i suoi punti di vista e i risultati delle sue ricerche, spesso illustrati con disegni fatti di suo pugno. La quarta e la quinta lezione trattano parti selezionate dell’anatomia e della fisiologia. Seguono una presentazione critica della fisiognomica di Lavater e un apprezzamento di Lavater. La quinta lezione, di gran lunga la più estesa, contiene una spiegazione della teoria dei centri cerebrali di Gall, un apprezzamento di Gall e dei suoi successori.
Infine, viene discusso il lavoro dei predecessori di Huter nel campo dell’espressione facciale. Nelle lezioni dalla settima alla dodicesima della quinta lettera didattica, Huter espone la sua psicofisiognomica. La descrive come una dottrina scientifica che trova il suo fondamento nelle sue numerose scoperte sul mondo e sull’uomo. Le spiegazioni contengono numerosi disegni al tratto, realizzati da Huter stesso grazie alla sua formazione di ritrattista. Ai fini dell’applicazione pratica, Huter applica lo strumento della “psicofisiognomica huteriana” a persone generalmente conosciute all’epoca. L’applicazione è comprensibile e permette di trarre conclusioni sul valore e sull’efficacia di questo strumento.
Cerchiari 1905
Opera
Fisionomia e mimica: note curiose, ricerche storiche e scientifiche, osservazioni e commenti sulle interpretazioni dei caratteri dai segni della fisionomia, e dei sentimenti dalla mimica della loro espressioni
Caratteristiche
Trattato di fisiognomica di Luigi Cerchiari (nato nel 1880) pubblicato a Milano nel 1905, diviso in quattro parti composte da ventitré capitoli.
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Reiss 1905
Opera
Manuel du portrait parlé à l’usage de la police: méthode Alphonse Bertillon
Caratteristiche
In questo manuale pubblicato a Losanna nel 1905, il criminologo e scienziato forense svizzero-tedesco Rodolphe Archibald Reiss (1875 – 1929) espone il metodo identificativo di Alphonse Bertillon, un metodo basato sull’osservazione fisiognomica. Pochi anni dopo, nel 1909 circa, Bertillon pubblica la sua Tableau synoptic des traits physionomiques, essenzialmente un vademecum per aiutare gli agenti di polizia a mettere in pratica il suo metodo pionieristico per classificare e archiviare le immagini (e i relativi dettagli) dei criminali recidivi, un sistema noto come bertillonage.
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Lomax 1906
Opera
Physiognomy: how to read character in the face and to determine the capacity for love, business, or crime
Caratteristiche
Manuale di fisiognomica di Leila Holt Lomax (1864 – ?), pubblicato a Philadelphia nel 1906.
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Karasawa 1907
Opera
Ninsō tesō gotai sōgaku zukai
人相手相五体相学図解
Caratteristiche
Manuale cinese di chiromanzia di Karasawa Shōkaku yakukai e Yanagida Kisaku kōetsu, pubblicato a Tokyo nel 1907.
Waynbaum 1907
Opera
La Physionomie humaine, son mécanisme et son rôle social
Caratteristiche
Trattato di fisiognomica di Israel Waynbaum (1862 – ?) pubblicato a Parigi nel 1907.
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Dantas 1909
Opera
Estatica e dynamica da physionomia
Caratteristiche
Júlio Dantas (1876 – 1962) è stato uno scrittore e politico portoghese, una delle figure più importanti della vita culturale del suo tempo. Studia medicina, che tuttavia non pratica mai appieno, e diventa membro dell’Accademia delle Scienze di Lisbona e poi suo presidente, professore e ispettore del Conservatorio Nazionale, deputato al Parlamento nel 1905, 1918, 1921 e 1926, ministro dell’Istruzione pubblica e degli Affari esteri e presidente del Partito Nazionalista. È anche ispettore superiore di biblioteche e archivi e collaboratore di numerosi giornali e riviste portoghesi e straniere. La sua opera letteraria copre una varietà di generi – teatro, poesia, racconti, romanzi, traduzioni e saggi – e alcuni dei suoi testi, che riscuotono un grande successo, vengono adattati in opere, operette e film.In Estatica e dynamica da physionomia, pubblicato a Lisbona nel 1909 (poi edito di nuovo nel 1915 e nel 1920), Dantas dimostra il suo interesse per la fisiognomica.
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Bessonnet-Favre 1910
Opera
La Typologie. Méthode d’observation des types humains
Caratteristiche
In questo trattato pubblicato a Parigi nel 1910, Céline Bessonnet-Favre (1858-1920) offre un metodo di osservazione dei tipi umani. Il trattato è diviso in tre parti: la prima parte offre delle considerazioni generali sui molteplici tipi, sulla loro “estetica”, sui tipi etnici, sull’influenza dell’ambiente ecc.; la seconda parte illustra l’ “architettura del tipo” e i “corpi interiori”, vari tipi di corpi e segni, carnagioni, temperamenti; la terza ed ultima parte è riservata ad osservazioni psicologiche.
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Neubert 1910
Opera
Die volkstümlichen Anschauungen über Physiognomik in Frankreich bis zum Ausgang des Mittelalters
Caratteristiche
Tesi di dottorato su “Le opinioni popolari sulla fisiognomica in Francia fino alla fine del Medioevo” del filologo romando tedesco Fritz Karl Hermann Neubert (1886 – 1970). Neubert consegue il dottorato a Monaco di Baviera nel 1910 sotto la guida di Hermann Breymann, e la tesi viene pubblicata nello stesso anno ad Erlangen.
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Rocine 1910
Opera
Heads, faces, types, races
Caratteristiche
Trattato frenologico e fisiognomico di Victor Gabriel Rocine (1855 – ?)con illustrazioni, pubblicato a Chicago nel 1910.
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Eggeling 1911
Opera
Physiognomie und Schädel
Caratteristiche
Trattato di fisiognomica e frenologia del professore di anatomia Heinrich von Eggeling (1869-1954), viene pubblicato a Jena nel 1911.
Hartenberg 1911
Opera
Physionomie et caractère; essai de physiognomonie scientifique
Caratteristiche
Trattato di fisiognomica di Paul Hartenberg (1871-1949).
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Kelley 1911
Opera
The illumined face
Caratteristiche
Trattato di fisiognomica del pastore e scrittore americano William Valentine Kelley (1843-1927), pubblicato a New York nel 1911. Kelley spiega la tesi principale della sua opera: “The main theses of this writing are that the face is an exponent of character, that in a measure one can make his own face, and that the illumined face is the emblem of humanity at its highest”.
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Noghe 1911
Opera
In jedes Menschen Gesichte steht seine Geschichte. Einführung in die Physiognomik
Caratteristiche
Trattato di Carl Noghe pubblicato ad Oranienburg nel 1911. Il titolo si può così tradurre: Il volto di ogni persona racconta una storia. Introduzione alla fisiognomica.
Rutz 1911
Opere
Musik, Wort und Körper als Gemütsausdruck
Sprache, Gesang und Körperhaltung. Handbuch zur Typenlehre von Ottmar Rutz
Vom Ausdruck des Menschen. Lehrbuch der Physiognomik
Caratteristiche
Ottmar Rutz (1881 – 1952) avvocato, pubblicista e politico tedesco, pubblica numerosi scritti sull’aspetto umano e sui tipi di espressione, tra cui: Musik, Wort und Körper als Gemütsausdruck (ovvero Musica, parola e corpo come espressione dell’emozione; Leipzig, 1911), Sprache, Gesang und Körperhaltung. Handbuch zur Typenlehre von Ottmar Rutz (ovvero Discorso, canto e postura. Manuale sulla teoria dei tipi di Ottmar Rutz; München, 1911) e Vom Ausdruck des Menschen. Lehrbuch der Physiognomik (ovvero Sull’espressione dell’uomo. Manuale di fisiognomica; Celle, 1925).
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Krukenberg 1913
Opera
Der Gesichtsausdruck des Menschen
Caratteristiche
Trattato sulle espressoni del volto umano con 259 illustrazioni di Hermann Krukenberg (1863-1935), pubblicato a Stoccarda nel 1920.
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Fosbroke 1914
Opere
Character reading through analysis of the features
Character revelations of mind and body; a statement of methods for the study of the indications of character which are built into the face as a result of mental and bodily reactions
Character Qualities Outlined & Related
Caratteristiche
Gerald Elton Fosbroke (1876-1964) è autore di quattro trattati di fisiognomica: Character reading through analysis of the features (New York, 1914), Character revelations of mind and body; a statement of methods for the study of the indications of character which are built into the face as a result of mental and bodily reactions (New York, 1922) e Character Qualities Outlined & Related (New York, 1923).
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Internet Archive (Character reading)
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Internet Archive (Character revelations)
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HathiTrust (Character revelations)
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Internet Archive (Character qualities)
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Métivet 1917
Opera
La physionomie humaine comparée à la physionomie des animaux, d’après les dessins de Charles Le Brun: contribution à l’étude de la caricature / 130 reproductions précédées d’un essai et accompagnées des réflexions et menus propos d’un peintre parisien, Lucien Métivet
Caratteristiche
Trattato di fisiognomica del pittore e illustratore francese Lucien Marie François Métivet (1863 – 1932) pubblicato a Parigi nel 1917, che rielabora le teorie di Charles Le Brun. Come spiega nell’avviso al lettore, datato 1916, Métivet era stato incaricato dall’editore Henri Laurens di riassumere le teorie di Le Brun:
“Potremmo sorprenderci nel vedere il solenne e magnifico pittore delle Battaglie di Alessandro, dall’alto del suo nobile splendore, apparire qui come un artista umoristico, ma quando, nel corso della sua ricerca sull’Espressione e sulle Passioni, cercò di individuare e isolare, esagerandoli, quei tratti dell’uomo che, per analogia con le maschere degli animali, sono segni di vizi o manie, Charles Le Brun ci sembra aver lasciato per un attimo gli ampi viali dei parchi di cui ordinava gli splendori per intraprendere, con passo sempre maestoso, i sentieri più capricciosi della fantasia satirica. Ritenendo, a ragione, che attraverso i disegni che realizzava per le sue dimostrazioni il Maestro desse un contributo di una certa importanza allo studio della Caricatura, l’editore di questo libro ha pensato di rendere un servizio agli artisti e un interesse ai dilettanti presentando loro, in un formato conveniente, la riproduzione delle grandi tavole in folio incise da Bal tard e André Le Grand e pubblicate nel 1806 dalla “Calcographie du Musée Napoléon” a corredo di una “Dissertazione su un trattato di Charles Le Brun riguardante il rapporto tra la fisionomia umana e quella degli animali”.
E ci ha gentilmente affidato il compito di commentare questa raccolta e di riassumere le teorie di Le Brun poiché, non esistendo più il discorso in cui il Pittore del Re le formulò, siamo ridotti alle congetture e agli appunti di uno dei suoi allievi per analizzare il sistema su cui si basavano. È certamente un grande onore collaborare con l’abbondante e pomposo decoratore le cui enfasi eroiche sono iscritte sulle pareti dei palazzi di Versailles, Sceaux o Marly e sui soffitti del Louvre e, anche se il nostro stile spesso colloquiale, di cui ci scusiamo in anticipo, non si eleva senza sforzo al tono del Grande Secolo, ci sforzeremo di portare a termine tale compito con la coscienza pulita”.
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Balkin 1919
Opera
The new science of analyzing character
Caratteristiche
Harry Harvey Balkin (1894 – 1965) è l’autore di questo manuale che fornisce istruzioni per indagare e conoscere il carattere delle persone su una base frenologico-fisiognomica. Balkin scrive nella prefazione: “Lo scopo dell’autore nella stesura di quest’opera è stato quello di presentare al grande pubblico un manuale standard sul tema dell’analisi scientifica del carattere. A tal fine, ogni fonte di informazione è stata attentamente esaminata e più di cento documenti autorevoli sono stati esaminati e le loro affermazioni sono state sottoposte a prove pratiche […].
L’Autore ha studiato gli scritti e i metodi del Dr. Gall, del Dr. Spurzheim, del Dr. Combe, di Fowler, di Sizer, del Dr. Blackford e del Dr. Windsor, e ha intrapreso un lavoro di ricerca che lo ha portato due volte in giro per il mondo. Per molti anni ha fatto parte del suo lavoro informare i datori di lavoro sui loro candidati e dipendenti, e raccontare gli individui su se stessi.
Sebbene nel testo siano riportate citazioni dirette, egli ritiene che una menzione speciale sia dovuta agli autori sopracitati, per il grande aiuto che gli hanno fornito nel formulare le idee di questo lavoro e nel raggiungere le conclusioni qui espresse.
Il suo sincero desiderio – la sua più viva speranza – è che la lettura di questo volume promuova una discussione intellettuale, un’attenta indagine, un’applicazione giudiziaria delle conoscenze qui contenute e che tenda a promuovere i più alti interessi della famiglia umana”.
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Rasher 1919
Opera
Character analysis in condensed form
Caratteristiche
Detroit, Pohl printing co. 1919
Guida fisiognomica all’analisi del carattere della consulente professionale ed esperta dell’impiego Ona Marie Rasher, indirizzato all’uso di altri “esperti del settore dell’impiego, consulenti professionali, insegnanti e responsabili del benessere dell’individuo”. Il trattato di Rasher viene pubblicato a Detroit nel 1919.
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McCormick 1920
Opera
Characterology / an exact science / embracing physiognomy, phrenology and pathognomy, reconstructed, amplified and amalgamated, and including views concerning memory and reason and the location of these faculties within the brain likewise facial and cranial indications of longevity
Caratteristiche
Trattato dello scrittore, inventore e collezionista americano Leander Hamilton McCormick (1859 – 1934), che utilizza fisiognomica, frenologia e patognomica come strumenti per conoscere i caratteri degli uomini. Characterology viene pubblicato a Chicago nel 1920.
Uno schema che precede il testo mostra i collegamenti della “caratterologia” con le sue “scienze sorelle”: McCormick la considera connessa alla fisiognomica “revisionata”, alla frenologia “ricostruita” e alla patognomica “amplificata”, che a loro volta vengono ricondotte alle più vaste branche dell’etnologia e dell’antropologia, che è posta dall’autore all’apice di questa piramide di saperi.
McCormick scrive nella prefazione: “Con questo volume desidero rivolgermi a tutti coloro che desiderano acquisire una conoscenza esperta in materia di delineazione del carattere, con l’obiettivo di produrre analisti scientifici di altissimo livello che siano accurati nelle loro osservazioni e sicuri delle loro opinioni, che riconoscano i significati precisi di ciò che vedono e che, inoltre, vedano più di quanto sia stato visto in precedenza riguardo alle disposizioni dei loro simili.
Se l’analisi del carattere può essere rimossa dalla sfera di incertezza e confusione in cui è sempre stata, e posta su una base sostanziale in modo da essere degna della seria considerazione degli uomini intelligenti, il mio obiettivo sarà raggiunto”.
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Kirchoff 1922
Opera
Der gesichtsausdruck und seine bahnen beim gesunden und kranken: besonders beim geisteskranken
Caratteristiche
Theodor Kirchoff (1853 – 1922) psichiatra e storico della psichiatria tedesco, è autore del trattato sull’espressione facciale Der gesichtsausdruck und seine bahnen beim gesunden und kranken: besonders beim geisteskranken (L’espressione facciale e i suoi meccanismi nel sano e nel malato: in particolare nel malato mentale) pubblicato a Berlino nel 1922.
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Le Barr 1922
Opera
Why you are what you are
Caratteristiche
Why you are what you are è uno studio sul carattere umano del professore e “character analyst” americano Georges Henri Le Barr. Il trattato, accompagnato da illustrazioni e pubblicato a Boston nel 1922, è il risultato di quindici anni di studi condotti da Le Barr nel campo della psicologia, della criminologia, della malattia mentale e della scienza dell’analisi del carattere.
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Tarbell 1923
Opera
Here’s power: practical physiognomy
Caratteristiche
Harlan Eugene Tarbell (1890 – 1960), mago e illustratore americano, è l’autore del Corso di magia, una nota enciclopedia di magia composta da otto volumi. La 40ma lezione del Corso di magia di Tarbell è dedicata allo studio della personalità e alla fisiognomica in relazione con l’illusionismo. Tale lezione è la sintesi di questo più ampio lavoro, scritto da Tarbell con due coautori,John B. Rolle e Carl Loeb. La lezione si apre con queste parole: “Gran parte del tuo successo come prestigiatore dipenderà dalla capacità che avrai di capire la gente. Dovrai saper vendere bene te stesso e i tuoi strumenti, e non potrai farlo con successo senza conoscere le persone”. La guida pratica alla fisiognomica umana di Tarbell viene pubblicata a Chicago nel 1923.
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Namur 1926
Opera
Why you are what you are
Caratteristiche
Trattato della professoressa Irene Case Namur sul carattere umano, che mescola nozioni di chimica, biologia e fisiognomica. Pubblicato ad Albany nel 1926.
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Woods 1927
Opera
Human analysis, the practical and scientific method of reading people at sight; the five distinct types
Caratteristiche
Trattato di Corinne Anita Woods che mira ad offrire un “metodo scientifico per interpretare le persone a prima vista”, pubblicato San Francisco nel 1927. Woods scrive nell’introduzione: “La scienza dell’Analisi Umana mostra come ogni particolare stadio di sviluppo presenti caratteristiche peculiari e come l’uomo sia influenzato in tutte le sue azioni, preferenze, pregiudizi, disposizioni, attitudini professionali e, di fatto, nelle sue reazioni a qualsiasi cosa nella vita dal sistema che predomina nella sua composizione. Se l’individuo è una combinazione di due o tre tipi, si devono considerare le caratteristiche di ogni tipo; tuttavia, anche se si tratta di una combinazione di tipi, un tipo predomina sempre in ogni individuo e questo influenza maggiormente la sua composizione. Questo corso è stato progettato in modo che possiate riconoscere a colpo d’occhio il tipo a cui appartiene ogni persona e, sapendo come ogni tipo agisce nella vita in generale, capirete meglio i vostri compagni e scoprirete che la vita si è arricchita con la vostra comprensione.
Leggete con attenzione, studiate diligentemente e praticate con costanza le lezioni che seguono; si riveleranno ricche di interesse”.
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Bryden 1928
Opera
Your face is your fortune
Caratteristiche
In questo trattato pubblicato a New York nel 1928, lo scrittore americano Dean Bryden, già autore di un libro di chiromanzia (Palmistry for pleasure), offre un approccio alla lettura/interpretazione del carattere umano basato sull’analisi fisiognomica dei lineamenti del volto. L’opera è illustrata con disegni di teste e volti.
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Collett 1928
Opera
Get wise to yourself! An amusing, yet scientific method of analyzing yourself and your friends
Caratteristiche
Manuale di fisiognomica concepito dagli scrittori americani Anderson Collett e John O. Emerson come una forma di intrattenimento tra amici, una sorta di gioco da tavolo da utilizzare alle feste con schemi da compilare per interpretare fisiognomicamente gli astanti. Get wise to yourself! viene pubblicato a New York nel 1928.
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Gregory 1929
Opera
Our face from fish to man: a portrait gallery of our ancient ancestors and kinsfolk together with a concise history of our best features
Caratteristiche
Trattato sul volto umano dello zoologo, primatologo, paleontologo e anatomista William King Gregory (1876-1970). L’opera di Gregory rivestono un ruolo significativo nel campo della teoria dell’evoluzione. Egli ritiene che le strutture anatomiche delle specie fossili e di quelle esistenti debbano presentare delle relazioni. In Our face from fish to man, pubblicato a New York nel 1929 e corredato da 119 illustrazioni, Gregory traccia l’evoluzione dai primi pesci attraverso le varie specie fino agli uccelli e ai mammiferi. Un capitolo del libro è dedicato alla fisiognomica antica e moderna (pp. 220-240).
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Rosa 1929
Opera
Espressione e mimica
Caratteristiche
Con centotrentadue illustrazioni l’artista Leonardo Agosto Rosa raffigura in Espressione e Mimica, pubblicato per Hoepli a Milano nel 1929, una vasta gamma di espressioni e gesti degli italiani, in tutto più di trecento espressioni corporee. Rosa annota e commenta, per esempio, le “continue espressioni d’ira, di paura, di ossessione, di dolore” dei commilitoni del primo conflitto mondiale. Il libro viene anche pubblicizzato come “Il nuovissimo Lavater italiano”.
La prima parte del testo comprende 144 illustrazioni del volto, della postura e della testa, ed è articolata nelle seguenti sezioni: Calma; Attenzione; Espressione del Pensiero; Dolore (Morale e fisico); Collera; Ira, Minaccia, ecc.; Piacere, Riso, ecc.; Sorpresa, Stupore, Meraviglia; Paura, Spavento, Terrore; Sforzo; Stizza, Protesta, ecc.; Odorato, Gusto e Derivati; Schifo, Sprezzo, Superbia; Vergogna, Avvilimento, Sfrontatezza; Adorazione, Preghiera; Incertezza, Gnorri; Soffi Vari; Canto, Grido, Urlo; Meccanica del Mangiare e del Bere; Sonno, Risveglio, Morte. Rosa non solo mostra l’aspetto e il carattere delle persone, ma spiega anche agli artisti come disegnare tali espressioni.
La seconda parte presenta 218 illustrazioni di gesti che coinvolgono più parti del corpo. Ogni gesto è accompagnato da alcune frasi che lo descrivono o che possono essere pronunciate da chi compie quel gesto. Rosa asserisce di aver abbozzato queste illustrazioni sulla strada, en plein air. I gesti ritratti non fanno parte solo delle espressioni delle emozioni, ma comprendono anche tanti gesti convenzionali. Le sezioni della seconda parte sono così intitolate: Indicare ed i Suoi Derivati; Mostrare ed i Suoi Derivati; Afferrare, Stringere, ecc.; Piacere, Affetto, Gioia; Dolore (Fisico e Morale); Sorprese, Meraviglia, Paura; Invocazione, Preghiera; Impazienza, Protesta; Bestemmia, Minaccia, etc.; Imbarazzo, Incertezza; Avvertimento ed Affine; Cordialità, Sincerità, ecc.; Varia.
Facca 1933
Opera
Fisionomia, leggere l’anima sul volto
Caratteristiche
Trattato di fisiognomica del geologo e scrittore friulano Gian Carlo Facca (1913-1986), pubblicato a Milano per Hoepli nel 1933. Un anno prima, Facca aveva pubblicato sempre per Hoepli a Milano un trattato di chiromanzia, Elementi di chiromanzia (studio delle linee della mano).
Baltrusaitis 1957
Opera
Fisiognomonia animale in Aberrazioni. Saggio sulla leggenda delle forme
Caratteristiche
In Fisiognomonia animale, primo capitolo di Aberrazioni. Saggio sulla leggenda delle forme pubblicato a Parigi nel 1957, lo storico dell’arte lituano Jurgis Baltrušaitis (1903 – 1988) traccia la lunga storia della fisiognomica, rivolgendo un particolare interesse all’aspetto dello zoomorfismo, che definisce per l’appunto un “aberrazione”.
Baltrušaitis spiega nell’introduzione: “Le verità metafisiche sono le verità delle maschere. Sono anche le verità delle favole. Le illusioni e le fantasie che nascono intorno alle forme corrispondono a una realtà, e generano a loro volta forme in cui immagini e leggende vengono proiettate e si materializzano nella vita. Alcune di quelle favole formano l’argomento di questa raccolta: la favola della bestia nell’uomo, la fiaba dele pietre figurate […]. Scelte in un repertorio immenso […], esse si ricollegano a quattro grandi temi: figura umana, repertorio iconografico, architettura, natura-giardino, dandoci un’idea della vastità e della varietà di queste regioni incantate. Le leggende si sono formate naturalmente secondo concezioni valide e in virtù di apparenze, ma, introdotte nel campo della speculazione, si sono sviluppate con rigore implacabile, spingendosi in certe fasi oltre i limiti della ragione. Non si tratta di un incidente del pensiero: nomi illustri, filosofi, eruditi, scrittori e artisti di prima grandezza si trovano spesso associati alle considerazioni più bizzarre. In questi momenti si rivela la potenza assoluta della fantasia: tutta l’umanità assume lineamenti animaleschi […]. I metodi di identificazione dei corpi dell’uomo e della bestia […] sono aberrazioni nei due sensi del termine: uno smarrimento, una deviazione dell’intelletto, un fenomeno ottico il cui effetto consiste nel far vedere i corpi (celesti) in luoghi e direzioni in cui non si trovano. Tuttavia le aberrazioni corrispondono a una realtà delle apparenze e posseggono un’innegabile facoltà di trasfigurazione. La vita delle forme dipende non soltanto dal luogo in cui esse esistono realmente, ma anche da quello in cui vengono viste e si ricreano. Citando testi che appaiono spesso quasi insensati, testi disprezzati e respinti dagli studiosi della nostra epoca o completamente snaturati in versioni moderne, abbiamo tentato di ricostruire l’insieme dell’articolarsi di uno sviluppo morfologico e di metterne in risalto la poesia e la significanza. Le aberrazioni contengono anche verità metafisiche. […] Questo libro si colloca in un complesso di ricerche sulle deformazioni della visione e della mente”.
Baltrušaitis percorre la storia dell’identificazione tra l’uomo e la bestia, “che risale alle epoche più remote, ha dato origine alle favole e alle divinità di tutte le civiltà antiche e si è inserita nei sistemi di conoscenza della natura morale degli esseri attraverso l’aspetto fisico”. E riconosce il perpetuo fascino che la fisiognomica ha esercitato sugli uomini nel corso dei secoli: “in tutte le epoche il corpo dell’uomo è stato scrutato dagli indovini e dai filosofi che vi cercavano i segni della sua indole profonda. La forma del naso, degli occhi, della fronte, la conformazione di ogni parte e di tutto l’insieme rivelano, a chi sa leggere, il suo carattere e il suo genio. Il fisiognomo l’osserva come l’astrologo scruta il cielo in cui sono scritti i destini e le vicende del mondo, e procede ora per deduzione diretta, ora per analogia”.
Baltrušaitis delinea dunque un excursus storico della fisiognomica a partire dall’antichità, di cui nomina le note autorità sull’argomento (pseudo-Aristotele, Polemone, Adamanzio, pseudo-Apuleio) e scrive: “Tutti i trattati, tanto latini quanto greci, dedicano interi capitoli a questa fisiognomonia zoologica in cui ogni parte del corpo s’identifica con quella di un animale rilevando caratteristiche occulte. […] Se il metodo fisiognomonico diretto si forma e si sviluppa parallelamente alle concezioni delle proporzioni e del canone dell’uomo, il metodo zoomorfico crea un bestiario e un’umanità fantastici”.
Passa dunque al Medioevo, che “riscoprì le fisiognomonie greco-romane sia direttamente che tramite l’Islam”, e menziona il Segreto dei segreti, il Manuale di medicina di Rhazes, che dedica alla fisiognomica cinquantotto capitoli, il Kitab al-Firasa di Al-Razi (1209), “eccellente nelle speculazioni sulla natura e sulle forme animalesche dell’uomo” e Al-Damashki (1327), che nel suo trattato “affianca alla fisiognomonia propriamente detta gli elementi astrologici che per molto tempo ne determineranno la diffusione e lo sviluppo”. Ricorda anche Michele Scoto, Alberto Magno, Ruggero Bacone, Pietro d’Abano e Michele Savonarola. Del Rinascimento nomina soltanto Bartolomeo della Rocca (detto Cocles) e Alessandro Achillini, per dedicare poi ampio spazio alla Fisiognomonia umana di Giambattista Della Porta. Baltrušaitis osserva che: “il fondamento di questa scienza quasi divina, che apre uno spiraglio su mondi tenuti gelosamente nascosti dall’uomo ed è simile all’arte dell’augure o dell’oracolo perché legge come un libro la configurazione del corpo, è lo zoomorfismo. Questo principio, presente con diverse risalto nelle opere precedenti, [nel Della Porta] diventa fondamentale e quasi esclusivo. Il Della Porta lo dichiara esplicitamente nell’introduzione al suo trattato, costruendo un sillogismo in cui la premessa maggiore, la premessa minore e la conclusione affermano che: 1. Ogni specie animale ha una figura, corrispondente alle sue proprietà e alle sue passioni; 2. Gli elementi di tali figure si ritrovano nell’uomo; 3. L’uomo che presenta le stesse fattezze ha, di conseguenza, carattere analogo. Così il leone, possente e generoso, ha petto ampio, spalle larghe ed estremità grosse. Le persone in cui si riscontrano li stessi segni sono coraggiose e forti […]. La testa, i capelli, la fronte, il naso, la bocca, il collo, tutti i segni vengono studiati minuziosamente, con riferimenti a testi ed esempi storici. Platone è raffrontato col cane, Socrate col cervo, Sergio Galba con l’aquila, Vitellio col gufo”.
Baltrušaitis va oltre i trattati scritti e non trascura l’interesse degli artisti per la fisiognomica, citando certe figure nell’opera di Leonardo che ricordano leoni, scimmie, aquile ecc. come “studi fisiognomonici ricollegabili a queste teorie”, riproduce alcuni disegni di Rubens (es. “uomini leonini”, “la bellezza dell’uomo modellata su quella del cavallo”), e di Tiziano scrive che “inserì il ragionamento morfologico in un sistema allegorico, di cui il suo Signum triciput costituisce un esempio notevole. La Prudenza vi è rappresentata con una triplice testa umana – la Memoria, l’Intelligenza, la Previdenza – in conformità a un’immagine delle dottrine scolastiche. Essa corrisponde inoltre alle fasi del tempo – il Passato, il Presente e l’Avvenire – che vi sono parimenti raffigurate, ma sotto forme animali corrispondenti a una visione di Macrobio, col lupo che porta via i ricordi come prede, il leone fulmineo e violento, il cane che accarezza speranze future. I simboli si sovrappongono e si completano. Tre teste umane si ergono sopra tre teste di animali di cui rispecchiano naturalmente i tratti: al centro il felino, e ai due lati i canidi. L’allegoria filosofica e letteraria è illustrata da una contaminazione delle forme”.
Dei numerosi disegni raccolti nel trattato di Della Porta, scrive: “La dimostrazione è effettuata mediante disegni in cui le principali specie sono presentate fianco a fianco. i personaggi storici sono stati disegnati prendendo a modello marmi e medaglie delle raccolte di Vincenzo Porta e di Adriano Spatafora, fratello e zio dell’autore, e presentano maggiori o minori analogie con gli animali corrispondenti. Il rinoceronte di Durer (1515), riprodotto col suo corno, in senso inverso, è accostato senza una correlazione evidente alla nasuta effigie del Poliziano. Le teste-tipo, invece, sono rigorosamente conformi ai relativi animali. L’uomo-bue, l’uomo-leone, l’uomo-pecora, l’uomo-cane, l’uomo-maiale appartengono alla fauna più che all’umanità. Questi mostri escogitati con intelligenza, ma schematici, formano un mondo fittizio lontano da ogni verosimiglianza. Il repertorio include una ventina di composizioni cui si risale per l’analisi delle diverse parti, in modo che tutto il libro è percorso da questo bestiario. L’insieme della parte illustrativa fissa una completa iconografia dell’uomo, i cui principi ed elementi rimarranno immutati per secoli”.
Per quanto concerne i secoli successivi, Baltrušaitis si sofferma sulla teoria sulla fisiologia e sulla classificazione delle passioni di Cartesio, sul trattato in quattro volumi di Cureau de La Chambre, sulle conferenze di Le Brun sull’espressione e i suoi schizzi fisiognomici (es. “uomini-cammello”, “uomini-ariete”, “uomini-aquila”, “uomini-barbagianni”), e infine su Camper, De la Sarthe, Lavater e Gall, osservando che: “Pur con metodi e concezioni diversi, Camper, Lavater e Gall non fanno null’altro che riprendere e sviluppare l’antica idea di una stretta comunanza di forme, caratteri, facoltà e passoni in seno al mondo animato”.
Baltrušaitis conclude il suo saggio sottolineando come la fisiognomica e lo zoomorfismo, considerate apparentemente “credenze primitive”, abbiano invece trovato una larga diffusione e applicazione anche in età moderna: “Dopo aver pervaso il Medioevo e il Rinascimento, dopo essere rinato nelle speculazioni secentesche, il pensiero dell’antichità rivive nei suoi molteplici aspetti. Per una strana contraddizione, sono le idee innovatrici della scienza dell’uomo a riesumare e diffondere le credenze primitive definite da una visione e da un sentimento. Persino al giorno d’oggi la bestia primordiale si manifesta nei nostri movimenti e nei nostri tratti. Il fotografo che ha colto queste rassomiglianze e ideato quegli accostamenti con volti di contemporanei per un settimanale parigino lo ha fatto senza riflettervi, senza avere un’idea del loro significato recondito, come certamente avvenne in origine, all’alba dei tempi. I romantici hanno rintracciato le stesse analogie, ma attraverso le teorie e le leggende cui queste avevano dato origine”.
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Gombrich 1971
Opera
Della percezione fisionomica, in A cavallo di un manico di scopa. Saggi di teoria dell’arte
Caratteristiche
La critica fisiognomica riconosce nello storico dell’arte austriaco Ernst Gombrich (1909 – 2001) un punto di riferimento essenziale. Nel capitolo On Physiognomic Perception all’interno di Meditations on a hobby horse and other essays on the theory of art (Londra, 1963), Gombrich analizza la “percezione fisiognomica” come schema interpretativo inconsapevole e necessario per comprendere il mondo: “l’attribuire categorie fisionomiche quali “sorridente” o “minaccioso” è una delle nostre prime reazioni e una delle più fondamentali”. Nei bambini e nei poeti essa si esprime anche attraverso un linguaggio metaforico, in parte soggettivo, in parte culturalmente condizionato, che rivela comunque la natura intersensoriale della fisiognomica. Per Gombrich infatti la capacità di connettere corpo e anima, esteriorità e interiorità, estetica ed etica, modella le arti ancora negli anni Sessanta del Novecento, funzionando quasi da correttivo di una civiltà troppo tecnologica e razionalizzata.
Bisogna però distinguere tra questa percezione immediata, primaria, “regressiva”, e l’interpretazione critica che nasce con Lichtenberg. Muovendo dall’ironia patognomica dell’avversario di Lavater, Gombrich utilizza allora il modello epistemologico di Popper per raccomandare una fisiognomica flessibile che sappia porre delle ipotesi non solo per confermarle, ma anche per confutarle: ogni congettura psicofisica dovrebbe dunque essere “modificata e corretta secondo i dati che ci forniscono la vita o la storia”. Il fatto è che difficilmente la percezione abbandona l’idea di forme unitarie, semplici e coerenti. Qui si anniderebbe quell’errore fisiognomico che Gombrich rimprovera agli storici dell’arte (a partire da Winckelmann): costruire delle immagini armoniche – ma false – di popoli ed epoche, con un occhio limitato entro un vero e proprio circolo ermeneutico, nel senso che l’osservatore decide in anticipo le caratteristiche dell’osservato. Ma proprio l’attenzione con cui Gombrich studia i limiti gnoseologici della percezione finisce con il valorizzare la forza modellizzante della fisiognomica.
[cfr. Rodler L., Il corpo specchio dell’anima (Teoria e storia della fisiognomica), Milano, Mondadori B., 2000].
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Blumenberg 1979
Opera
Die Lesbarkeit der Welt (Francoforte, 1979)
La leggibilità del mondo: il libro come metafora della natura (traduzione italiana di Bruno Argenton, ed. italiana a cura di Remo Bodei, Bologna, il Mulino, 1981)
Caratteristiche
Si trova ne La leggibilità del mondo del filosofo tedesco Hans Blumenberg (1920-1996) il noto giudizio sulla “seduzione fisiognomica” come “pregiudizio coagulato in forma di libro del quale peraltro l’arte della vita pratica continuamente si serve” (“Physiognomik ist das in Buchform geronnene Vorurteil“), che sancisce la fine della presunta scientificità della fisiognomica alla fine del XX secolo: non la si qualifica più come scienza, ma come una forma di “pregiudizio” che continua a sedurci e di cui seguitiamo a servirci nella quotidianità.