Le Terre di Pisa e i paesi vicini sono un territorio ricco di borghi, fortezze e ville, nei quali aleggiano leggende di fantasmi e diavoli, di storie e racconti del terrore, in un mix di realtà e fantasia.
Una città antica che nasconde antichi segreti e misteri
Antica città marinara dal fascino battagliero, Pisa è molto di più della celebre Piazza dei Miracoli: tra le sue vie, la città della Torre Pendente nasconde curiose leggende e qualche mistero.
L’origine della città di Pisa è incerta e sconosciuta:
- Alcuni pensano che fu fondata da Pelope (re del Peloponneso)
- Altri che furono i Liguri o gli Etruschi a fondarla.

Fin dai tempi più remoti fu sede di un popolo di arditi navigatori e divenne presto un piccolo stato indipendente, tanto da meritare l’alleanza con grandi nazioni .
– ” Sembra che dalla sua nascita la città di Pisa abbia dovuto affrontare molte sfide. Facciamoci trasportare da quest’aria un po’ misteriosa per scoprire alcune storie particolari sulla nostra città.”
Si narra che tantissimi anni fa, la città di Pisa, si chiamasse Alfea. Era una città abile nel commercio e nel combattimento. Affrontò con determinazione le continue scorrerie dei Saraceni (popolazione araba), che cercavano di disturbare le azioni marittime delle navi pisane.

– “Siete pronti a scoprire gli atti di coraggio della città di Pisa e i protagonisti di queste avventure? Allacciate le cinture e preparatevi a fare un salto nel passato, diventando anche voi cittadini medievali.”
Uno degli esempi più importanti fu l’Assedio del Bastione Capace (una delle porte meridionali della città). I fiorentini, guidati dal generale Paolo Vitelli, assaltarono Pisa nell’Agosto 1499. Firenze non fu l’unica città italiana ad attaccare la città, anche i Liguri volevano sconfiggerla per diminuire la sua importanza all’interno delle conquiste commerciali.
Ci sono numerose fonti che raccontano l’accaduto e in molte di queste si fa riferimento, oltre agli atti coraggiosi dei cavalieri in armi, anche a gesti eroici compiuti da fanciulle e donne indifese. Si racconta che le donne pisane lavorarono giorno e notte alla realizzazione di armi, oppure portarono materiali edilizi per la costruzione di piccole mura difensive, come raccontato da Andrea Bernardi nel suo libro: Cronache forlivesi.
Vi sono testimonianze sul lavoro femminile anche durante l’invasione dei francesi di Jean de Polignac, dove il popolo pisano è stato descritto in maniera gloriosa perché è riuscito a sconfiggere la popolazione temuta da tutta “Italia”.

– “Insomma la nostra città ha dovuto affrontare molte prove di coraggio e molte avventure per difendere il proprio territorio. Ma anche grazie a queste storie è diventata la città che è oggi, ricca di di tradizioni, storie antiche e oggetti che provengono da tutto il mondo”