Il termine Repubbliche marinare viene inventato nel 1807 per indicare alcune città costiere che nel Medioevo avevano ottenuto l’indipendenza e prosperato grazie alle proprie flotte navali.
Oggi tradizionalmente il termine viene utilizzato per indicare le quattro città di Amalfi, Pisa, Genova e Venezia, che dominarono sul Mediterraneo principalmente tra l’XI e il XIV secolo.

Amalfi è considerata la prima repubblica marinara: dichiara la propria indipendenza già nell’anno 839. In quel periodo i commerci nel Mediterraneo erano monopolio di bizantini e “saraceni” (il nome che si dava alle popolazioni arabe).
Le flotte amalfitane riuscirono a imporsi in breve tempo fondando basi mercantili in Italia Meridionale, in Africa e nel Medio Oriente (in Turchia, Siria, Egitto).
Oltre all’invenzione della bussola, Amalfi è importante per aver lasciato il primo codice italiano di diritto marittimo, le Tavole Amalfitane.
Se Amalfi è la prima repubblica, purtroppo è una delle prime a scomparire: la città viene oppressa dai Normanni (1076), vinta e saccheggiata dalla rivale Pisa (1135) e cessa di essere indipendente nei primi anni del secolo XI.

Oggi la città di Pisa non si trova sul mare, a causa dei fiumi Serchio e Arno che un po’ per volta hanno interrato un tratto di costa.
Nel Medioevo però la città era molto più vicina all’acqua, e poteva contare su diversi porti: il più importante, chiamato appunto Porto Pisano, si trova in quella che adesso è la periferia di Livorno.
La Repubblica fu caratterizzata da una potente flotta di navi da guerra che le permise di imporsi sui saraceni che, dalle isole di Sardegna e Corsica, riuscivano a colpire le città sulla costa.
Pisa diventò una dominatrice incontrastata del Tirreno, grazie anche all’alleanza con la vicina Genova. In seguito però le due città, che si trovavano sullo stesso territorio e avevano necessità di ingrandirsi, iniziarono a farsi la guerra.
Nel 1284 proprio a Porto Pisano si combatté la battaglia della Meloria da cui i pisani uscirono sconfitti. Fu l’inizio del declino.

Genova insieme a Venezia è la Repubblica Marinara più importante, anche perché riesce a sopravvivere per un tempo lunghissimo, dal X secolo fin quasi al 1800.
Dopo la battaglia con Pisa rimase l’unica padrona del Mar Tirreno e del Mediterraneo occidentale, quindi per secoli le sue flotte, sia quella mercantile che quella da guerra, si scontrarono contro l’acerrima rivale Venezia.
Fu uno dei grandi centri finanziari dell’antichità: nel 1407 venne fondato il Banco di San Giorgio, vale a dire una delle prime banche della storia, e da quel momento i banchieri genovesi divennero tra i più importanti del mondo.

Venezia è la repubblica marinara che visse più a lungo, dal IX secolo all’arrivo di Napoleone in Italia, e di tutte fu la più famosa.
La città nacque nel V secolo quando, a causa delle invasioni barbariche, le popolazioni del Veneto si spostarono verso il mare e le sue paludi in modo da sfuggire agli attacchi. Da quella strana posizione sulle isole, i veneziani iniziarono a costruire quella che è ancora una delle città più straordinarie del mondo.
All’inizio dominata dai bizantini, Venezia riuscì poco per volta a diventare indipendente e ad autogovernarsi, con un duca (chiamato “doge”) che veniva eletto e doveva rispondere a un Maggior Consiglio formato da nobili.
Data la sua posizione, la repubblica dominò naturalmente il mare Adriatico e da lì si spinse in tutto il Mediterraneo, diventando un punto di contatto importantissimo tra Oriente e Occidente.