Fra le ditte a cui si rivolge la marchesa Boccella risulta quella dei Fratelli Romani, “fornitori della Real Casa”, con una doppia bottega a Pisa e a Lucca. Si tratta di Enrico e Giovanni Romani, figli dell’orafo Benedetto, alla cui bottega posta in Fillungo dettero continuità.
Due fatture attestano anche l’acquisto di cifre d’argento e bottoni di varie fogge, oltre che un conio d’acciaio con le armi incise, presso la bottega di Raffaele Panelli. Si tratta di un argentiere nato a Lucca nel 1823, con una bottega posta in via S. Croce attiva specialmente nella produzione di ottoni argentati e guarnizioni militari.
Nel fascicolo è conservata anche la garanzia di un orologio Philippe acquistato a Parigi e intestata a “Monsieur Giannini”, forse un intermediario per gli acquisti della marchesa.