I documenti mostrano un’intensa mobilità della Marchesa, con soggiorni ripetuti e prolungati in varie località italiane e straniere.
A Roma soggiorna ad esempio all’Hotel d’Angleterre, riferimento storico per l’ospitalità romana. Posto in un angolo di Roma che nell’800 veniva chiamato “il ghetto degli inglesi”, era originariamente il palazzo per gli ospiti che la famiglia Torlonia destina ai visitatori, mentre loro risiedevano nel palazzo di fronte. Nel 1845 la conversione ufficiale a hotel, con il nome di Hotel d’Angleterre. Fra i più celebri frequentatori di questo hotel scrittori di varie epoche da Keats, Byron e Shelley, a Mark Twain ed Ernest Hemingway, come anche musicisti (Franz Liszt) e attori (Elizabeth Taylor, Gregory Peck).
In Toscana invece soggiorna a lungo a Regie Terme di Montecatini: di questi soggiorni nel 1875 sono conservati sia le fatture per l’affitto del “quartiere” sia le vetture per gli spostamenti quotidiani fra l’alloggio in una villa della zona e gli stabilimenti termali. Nel 1878 è nuovamente a Montecatini, alloggiando però per 10 giorni insieme alla sua cameriera alla Locanda Valiani, ovvero la cosiddetta “Locanda Maggiore” che, inaugurata quattro decenni prima, aveva avuto l’onore di ospitare il Granduca di Toscana Leopoldo II d’Asburgo-Lorena e la consorte Anna Maria di Sassonia.
Relativo ai mesi di settembre e ottobre del 1878 è invece un conto del vetturiere che ci testimonia anche la rete di relazioni sociali della marchesa, che il 28 settembre fa “una passeggiata dalla villa Sardi alla villa Minutoli”, il 12 alla villa Pisani a San Concordio di Moriano, due volte va a trovare la sorella (la cui residenza non è però specificata) e due volte necessita di un passaggio per recarsi “al vapore”, ovvero alla stazione ferroviaria.
La Marchesa è inoltre assidua frequentatrice del Teatro del Giglio di Lucca, dove – come mostrato dalle ricevute – affitta abitualmente un palco per la stagione.