Titolo | Apollo abusa di Leucotoe |
Disegnatore | Hendrick Goltzius |
Incisore | Robert de Boudous |
Misure | 255 mm x 168 mm |
Rif. Bartsch | 81 |
Collocazione | Collezione privata |
Testo iscrizione | Secretum Veneri qui divulgarat amorem
Phoebus, Leucothoes prodendis ignibus ardet. Quid Divum amplexus, quid prosunt oscula? Vivam Leucothoen terra crudus Pater obruit atra. |
Traduzione Iscrizione | |
Commento Iscrizione | Per volontà di Venere, Febo Apollo comincia ad ardere d’amore per Leucotoe. Quando la notizia cominciò a circolare sulla terra, il padre della fanciulla decise di far seppellire viva la figlia. |
Testo Metamorfosi | |
Descrizione | All’ interno di un’elegante abitazione si trovano Apollo e Leucotoe amoreggianti; la coppia è appoggiata su un letto e Febo è riconoscibile grazie al fulgore del suo volto. In lontananza, proseguendo lungo il perimetro della stanza, si nota una figura femminile sull’uscio, come se stesse entrando nell’ambiente. |
Iconclass | 92B327 |
Parole chiave |
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Commento descrizione | L’episodio è legato al precedente. Venere, definita da Ovidio Cythereia, perchè originaria dell’isola Citera, non subì il torto passivamente; la dea rese Apollo vulnerabile all’amore per Leucotoe, una passione talmente potente da farlo addirittura impallidire. Il Sole riuscì a far visita alla fanciulla, travestendosi da sua madre Eurinome. La scena si svolge nell’interno di una camera, come si evince dalla presenza di un letto e di Apollo, che qui ha già riacquistato le proprie sembianze nonostante sia ancora parzialmente vestito da donna. Il testo latino parla chiaramente al riguardo e dice: “thalamos deus intrat amatos/versus in Eurynomes faciem genetricis”. È ipotizzabile che la figura che emerge dalla porta, sul fondo della scena, sia Clizia, una delle figlie di Oceano e Teti, grande amore di Apollo che si era ingelosita della giovane amata. Clizia fece in modo che la notizia dell’amore divino giungesse alle orecchie del padre di Leucotoe che, offeso dalla figlia, nonostante questa avesse subito una violenza, la fece seppellire viva. Anche se tale vicenda non viene rappresentata nell’incisione, Ryckius, di fatto, fa menzione dell’episodio nei suoi versi; infatti scrive: “Vivam/ Leucothoen terra crudus Pater obruit atra”. |
Confronti con altre incisioni | Apollo sorprende Venere e Marte |
Osservazioni | Venere, tradita da Apollo che decide di rivelare agli altri dei la passione della dea con Vulcano, decide di vendicarsi facendo innamorare il dio di Leucotoe. |
Bibliografia | Bibliografia
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