Titolo | Gli dei chiedono ad Apollo di riprendere la guida del carro |
Disegnatore | Hendrick Goltzius |
Incisore | Anonimo |
Misure | 255 mm x 168 mm |
Rif. Bartsch | 55 |
Collocazione | Collezione privata |
Testo iscrizione | “Ut Phaetonteos campescuit ignibus ignes,
tela trisulca vibrans Rexque e Paterque Deum blanda minis miscens Phebum Titana coegit ut Solis solitum currus iniret iter” |
Traduzione Iscrizione | |
Commento Iscrizione | Dopo la morte di Fetonte, Giove, re e padre degli dei, chiede a Febo di tornare alla guida del carro del Sole. |
Testo Metamorfosi | Ovidio, Met., Libro II, vv. 381-400. |
Descrizione | Una schiera di personaggi si dispone a semicerchio di fronte ad Apollo che compare sulla destra della scena in posizione predominante, seminudo con il capo cinto di alloro e per questo riconoscibile. Il dio che pare prender parola come portavoce degli altri presenti è Giove. |
Iconclass | 92B361 |
Parole chiave |
Apollo; Febo; Sole; carro; sole; Giove; dei; concilio; guida; Universo; |
Commento descrizione | Dopo che Apollo addolorato per la morte del figlio si era ritirato con l’intento di non risplendere più, gli dei chiedono al dio Febo di riappropriarsi del suo carro e tornare a far tornare la luce. Lo stesso dio, riluttante all’idea, inizialmente si rifiuta e chiede a Giove di compiere tale attività al posto suo. Apollo non sembra disposto a cedere e, di fronte al rifiuto così violento del dio, gli altri dei decidono di riunirsi in consiglio, temendo che l’Universo venga sprofondato nelle tenebre. |
Confronti con altre incisioni | |
Osservazioni | |
Bibliografia | Bibliografia |