Mercurio si presenta da Erse

Titolo Mercurio si presenta da Erse
Disegnatore Hendrick Goltzius
Incisore Anonimo
Misure 255 mm x 168 mm
Rif. Bartsch 69
Collocazione Collezione privata
Testo iscrizione “ Tentat adire Hersen Cyllenius ales amatam,

dilecti sperans gaudia blanda thori.

Invidit soror Aglauros, Maiaque creatum

Opposita foribus iussit abire sera”

Traduzione Iscrizione
Commento Iscrizione Cillenio tenta di recarsi dall’amata Erse ma Aglauro, sulla porta, cerca di ostacolarne l’ingresso.
Testo Metamorfosi Ovidio, Met., Libro II, vv. 781-852.
Descrizione All’interno di un’abitazione si trovano sei personaggi, coinvolti a coppia; si tratta dei protagonisti di un episodio molto articolato, riassunto in un’unica immagine. In primo piano si trova Erse, sensualmente adagiata su un letto, pronta  ad accogliere Mercurio che si è appena tolto il cappello alato ma ha ancora in mano il caduceo. Vicino agli amanti si trova un cagnolino, forse simbolo della lealtà amorosa. Poco distante, centrale rispetta alla diagonale prospettica con cui è costruita la rappresentazione, si trova Invidia, riconoscibile grazie alla vipera che la contraddistingue, mentre sta raggirando Aglauro. Nell’estremo angolo a destra, si vede Mercurio, in procinto di entrare in casa, mentre viene ostacolato da Aglauro.
Iconclass 92B5222
Parole chiave

Commento descrizione Quanto rappresentato funge da summa di almeno due episodi raccontati da Ovidio, ossia la maledizione dell’Invidia contro Aglauro e l’incontro di Mercurio ed Erse. Centrale alla scena, infatti, è il momento in cui l’Invidia insinua il dolore e la gelosia nel corpo di Aglauro, condannandola a un tormento imperituro, per conto di Minerva che voleva punire la fanciulla per averle disubbidito. Accanto ad Aglauro compare una sorta di fantoccio che potrebbe evocare se stessa una volta punita da Mercurio, che la trasforma in pietra, per aver cercato di ostacolarlo. Se tale ipotesi venisse confermata, si potrebbe dire che la scena è costituita in maniera anacronistica. Nel frammento in alto, infatti, si vede il momento in cui Aglauro cerca di fermare il dio voglioso di recarsi in casa dell’amata Erse, “denique in adverso venientem limine sedit exclusura deum”, fatto che scatena l’ira di Mercurio e la pronta trasformazione. L’incontro dei due amanti in primo piano conclude l’episodio narrato. Prescindendo dalla lettura di Ovidio, la composizione sarebbe molto difficile da comprendere. La versione di Estius, infatti, permette solamente di individuare i personaggi coinvolti, ovvero Erse, Aglauro e Mercurio, qui ricordato come Cillenio, ma non dà alcuna indicazione circa lo svolgimento dei fatti rappresentati.
Confronti con altre incisioni Mercurio si innamora di Erse
Osservazioni
Bibliografia