Pericolo nell’Iconologia di Ripa

AUTORE Cesare Ripa
TITOLO Iconologia
ANNO EDIZIONE 1625
EDITORE Per Pietro Paolo Tozzi
LUOGO EDIZIONE Padova
INFORMAZIONI p. 505-506
TRASCRIZIONE BRANO “Un giovane che caminando per via piena d’herbette, & fiori calpesti un serpente, il quale rivolgendosi stia in atto fiero di morsicargli la gamba, gli stia vicino dalla parte destra un precipitio, & dalla sinistra un torrente d’acqua. Sarà appoggiato ad’ una debol canna, & dal cielo si veggia cadere un folgore. [..] Il caminare per via folta d’herbette, & fiori ricevendo dal calpestrato serpente inavedutamente aspra pontura, ne dimostra, che l’huomo caminando per la fiorita via delle caduche prosperità di questo mondo, quando meno ci pensa, viene oppresso in un momento all’improviso di qualche calamitoso caso […]. La canna né dimostra la fragilità della nostra vita, la quale di continuo sta in pericolo […]. La folgore nella guisa, che dicemo, ci dimostra,  che non solo in terra, & nell’acque siamo sottoposti ad infiniti pericoli […], ma in oltre all’inclinazione dei Cieli […].”
COMMENTO Oltre il significato del motto latino, questa descrizione ha contribuito all’interpretazione dell’allegoria sulla facciata del Seminario.
OSSERVAZIONI Anche la rappresentazione dell’allegoria del Pericolo nell’Iconologia coincide con ciò che si vede sulla facciata del Seminario.
IMMAGINE COLLEGATA  

ALTRE FONTI http://dinamico2.unibg.ithttps://archive.org/
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