Sardegna 1603

Parole chiave sasso, piede, ghirlanda, ulivo, muflone, grano, erba
Genere Donna
Attributi donna dal corpo robusto, sopra di un sasso a forma di piede umano, una ghirlanda d’ulivo sul capo, vestita di verde, accanto a lei un muflone, un mazzo di spighe di grano nella mano destra, nella sinistra dell’erba (Sardonia o Ranuncolo)
Descrizione (Ripa 1603) Donna di corpo robusto, et di color gialliccio sopra d’un sasso in forma della pianta d’un piede umano circondato dall’acqua. Havrà in capo una ghirlanda d’olivo. Sarà vestita di color verde. Haverà a canto un animale chiamato mufalo, il quale come dice Fra Leandro Alberti nella descrittione che fà dei quell’Isola, ha la pelle, et i piedi come cervi, et le corna simili à quelle del montone, ma rivolte à dietro circonflesse, e di grandezza d’un mediocre cervo, terrà con la destra mano un mazzo di spighe di grano, et con la sinistra, dell’erba chiamata dal Mattiolo, Sardonia ò Ranuncolo, che è simile all’Appio selvatico.
[…] Dicesi anco, che ella acquistasse nome di Sardegna, da Sardo, figliulo di Hrcole, et Thespia, che quivi passò dalla Libia, con moti compagni. Si dipinge di corpo robusto, & sopra il sasso perchè i Sardi sono huomini di corpo robusto, & di costumi duri,& rustici, & alle fatiche molto disposti.
Di color gialliccio si dipinge, per caggione non solo dell’ardor del Sole, ma come dice Strabone nel lib 5. in quest’isola sempre vi fa cattiva aria, e massime nel tempo dell’Estate, nel quale si vede sempre rossa, et grossa, ma più dove si cava il grano, et altri frutti, che sono luoghi più bassi.
Se gli dà la ghirlanda di olivo, perciòche vivono tra loro molto pacificamente. Non usano armi, perciòche fra di loro non fanno la guerra.
[…] Il colore verde del vestito denota (Strabone nel lib 5) essere questo luogo fertile per tutte le cose.
Tien con la mano destra le spighe del grano, perché quivi ne abbonda in quantità, et se i Sardi attendessero meglio che on fanno à coltivar la terra, raccoglierebbero tanto grano, che supererebbe quest’Isola la Sicilia.
[…]Gli si mette affianco il sopraddetto animale, perché in niun’altro luogo d’Europa si trova eccetto che in Corsica, et in questa Isola.

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