Titolo | Giove assume le sembianze di Diana per sedurre Callisto |
Disegnatore | Hendrick Goltzius |
Incisore | Anonimo |
Misure | 255 mm x 168 mm |
Rif. Bartsch | 56 |
Collocazione | Collezione privata |
Testo iscrizione | “Nonacrina Iovem Callisto inflammat amore
Adgreditur castam callidus ille dolis Dictynnam simulat, fucisque armatus opimis Maenalys lucis in sua vota trahit” |
Traduzione Iscrizione | |
Commento Iscrizione | La Nonacrina Callisto infiamma d’amore Giove, tanto che il dio, sotto forma di Diana Dictinna, seduce la giovane casta. |
Testo Metamorfosi | Ovidio, Met., Libro II, vv. 401-444. |
Descrizione | In una zona boschiva, un albero taglia centralmente la scena. In prossimità di questo si vedono due fanciulle a colloquio, entrambe con in mano un arco. In primo piano, sul prato, se ne intravede anche la custodia con le frecce. Alle spalle delle protagoniste, in secondo piano, si scorgono altri personaggi, colti in un atteggiamento tale da poterli identificare come partecipanti a una battuta di caccia. |
Iconclass | 92B1215 |
Parole chiave |
Giove; Diana; Callisto; ninfe, gravidanza; Arcadia; Dictinna; Nonacrina; Creta; tempio; culto; |
Commento descrizione | Mentre si aggira per la terra assicurandosi che tutti i focolai siano ormai spenti, Giove intravede una bellissima fanciulla, Callisto, definita da Estius “Nonacrina”, termine indicativo di una ninfa dei boschi dedita a Diana, che soleva cacciare sul Menalo, un monte dell’Arcadia. Consapevole della volontà della fanciulla di mantenersi vergine, Giove decide di sedurla trasformandosi nella dea tanto venerata, in modo da non destare sospetti neanche nella sua consorte Giunone. Il momento che viene rappresentato nell’incisione è quello in cui Giove si approccia alla fanciulla, ignara del reale intento del dio, irriconoscibile sotto mentite spoglie. Diana, che viene definita in entrambi i testi Dictinna, dal monte Ditte a Creta, dove sorgevano molti templi dedicati alla dea, una volta raggiunta la giovane ninfa, la invita a unirsi alla schiera di sue seguaci. Le due fanciulle presenti nella composizione sono rappresentate alla stessa maniera, tanto che è difficile addirittura distinguerle; evidentemente, tale scelta iconografica vuole sottolineare la devozione nei confronti della dea da parte della ragazza, che arriva a emularla anche nell’aspetto. |
Confronti con altre incisioni | Le ninfe scoprono la gravidanza di Callisto |
Osservazioni | |
Bibliografia | Bibliografia |