Ammaestramento

Francesco Chimenti, Ammaestramento, 1705-1708, Palazzo del Seminario, San Miniato
DESCRIZIONE È rappresentata una figura apparentemente femminile. Essa ha i capelli raccolti oppure molto corti; ha un lungo abito e si guarda allo specchio che tiene in mano.
PAROLE CHIAVE SUMUS IN MINIMIS CAUTI..-INSPICE CAUTUS ERIS;

PRUDENTIA

ICONCLASS 49A0
MOTTO “SUMUS IN MINIMIS CAUTI IN MAXIMIS NEGLIGENTES IN OMNIBUS SINE PRUDENTIA”
TRADUZIONE MOTTO Noi valutiamo cose trascurabili, siamo trascurati nelle cose che valgono e così ci comportiamo in tutte senza prudenza.
FONTE

MOTTO

S. Girolamo, De Homine perfecto.
Si trova come: Omnes sumus in minimis cauti, in maximis negligentes: hoc ideo fit, quia ubi vera vita sit ignoramus.
COMMENTO

MOTTO

Il motto è un monito a mettere maggiore prudenza e accortezza nelle azioni che si compiono.
IDENTIFICAZIONE

SOGGETTO

Oltre al significato del motto, questa allegoria è stata interpretata come Ammaestramento grazie alla sua stretta somiglianza con la rappresentazione di questa virtù nell’Iconologia. Inoltre, nello stesso testo, Ripa sostiene che la virtù dell’Ammaestramento sia “l’essercitio che si fa per l’acquisto d’habiti virtuosi o di qualità lodevoli: per essere dei buoni cristiani, non si devono trascurare “le cose che valgono”, ma concentrare costantemente la nostra attenzione su di esse per poter acquisire abitudini virtuose e qualità degne di lode. In questo modo, anche il significato dell’Ammaestramento coincide con ciò che è riportato nel motto sulla facciata del Seminario.

Ulteriori ipotesi: Vanità o prudenza

Questa allegoria potrebbe raffigurare però anche un vizio, la Vanità, che sarebbe, in questo modo, l’unico vizio dipinto sulla facciata. L’ipotesi trova fondamento nel motto latino che denuncia “noi valutiamo cose trascurabili” e non ci accorgiamo di ciò che realmente ha valore. Nella Storia dell’arte sono molti i dipinti che raffigurano la Vanità con uno specchio. Inoltre, talvolta essa è raffigurata proprio come una donna che vi si guarda, come si nota in questo esempio:

Hans Memling, Vanità, 1485 c., Museo delle Belle arti, Strasburgo

Anche la virtù della Prudenza è spesso raffigurata con uno specchio in mano, come si vede in questo esempio:

Piero del Pollaiolo, La Prudenza, olio su tavola, (167×88 cm), 1470, Galleria degli Uffizi, Firenze

Inoltre, la Prudenza, citata esplicitamente anche nel motto che accompagna questo affresco sulla facciata del Seminario, è presente anche nell’Iconologia di Ripa.

FONTI
LINK Ammaestramento nell’Iconologia di Cesare Ripa; Prudenza nell’Iconologia di Ripa

http://limes.cfs.unipi.it/