Vita contemplativa


Francesco Chimenti, Vita Contemplativa, 1705-1708, Palazzo del Seminario, San Miniato
DESCRIZIONE Possiamo notare una figura femminile avvolta in un nastro in cui leggiamo la parola SURSUM, ovvero una locuzione latina traducibile con un’esortazione di coraggio: “in alto…”.
Nella mano sinistra c’è una fiamma.
In basso sono ancora leggibili le lettere A, R, T.
PAROLE CHIAVE CONTEMPLATIVA
ICONCLASS 11R42
MOTTO “ASPICIT CONTEMPLATIVA FASTIGIUM”
TRADUZIONE MOTTO La vita contemplativa raggiunge il vertice.
FONTE

MOTTO

San Prospero, De Vita contemplativa, I, 12.
Si trova come: Habet activa vita profectum , contemplativa fastigium; haec facit hominem sanctum, illa perfectum.
COMMENTO

MOTTO

Il motto è un’esortazione a dedicarsi alla propria vita contemplativa.
IDENTIFICAZIONE

SOGGETTO

Questa allegoria sulla facciata del Seminario ha un significato comune all’allegoria che la precede, ovvero l’Amore verso Dio. In entrambi i casi si nota un’esortazione a concentrarsi sulla vita spirituale in modo esplicito nel motto, come nel caso della Vita contemplativa,  oppure attraverso la sentenza “cercate le cose di lassù”, come recita il motto dell’Amore verso Dio.

inoltre, in entrambi gli affreschi sulla facciata è presente in modo differente la parola SURSUM, che significa “in alto..”. Una prova di questa vicinanza è il dipinto Sursum Corda di Bartolomeo Schedoni, risalente all’inizio del Seicento.

L’identificazione di questa allegoria con la Vita contemplativa si basa anche sulle parole di Cesare Ripa nell’ Iconologia.

FONTI
LINK Vita contemplativa nell’Iconologia di RipaAmore verso Dio

http://limes.cfs.unipi.it/