Titolo | Cadmo uccide il drago |
Disegnatore | Hendrick Goltzius |
Incisore | Robert de Boudous |
Misure | 255 mm x 168 mm |
Rif. Bartsch | 73 |
Collocazione | Collezione privata |
Testo iscrizione | Ultor Agenorides saevum procurrit in hostem
In faucesque ferae fumumque. ingnemque vomentis, ferrum adigit, lethumque fuga vitare parantem figit in adversam connixus corpore quercum.
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Traduzione Iscrizione | |
Commento Iscrizione | Mentre l’agenoride è trattenuta in ostaggio, viene lanciata un’asta nella gola del mostro il cui corpo rimane conficcato a una quercia. |
Testo Metamorfosi | Ovidio, Met., Libro III, vv. 50-94. |
Descrizione | Cadmo, il protagonista dell’episodio, spicca trionfale al centro della scena ed è ritratto nel momento in cui scaglia la lancia all’interno della gola del mostro, di grandi dimensioni rispetto a quelle dell’uomo. Sul manto erboso della zona boschiva si vedono dei corpi, ossia i cadaveri dei compagni di Cadmo uccisi dal mostro; addirittura, uno di questi è ritratto sventrato, con la spina dorsale a vista e senza più le gambe, ad accrescere la carica drammatica dell’azione. Disseminati per il bosco si vedono anche frecce e armi varie, segno del fallito tentativo di lotta contro il drago. |
Iconclass | 95A34 |
Parole chiave |
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Commento descrizione | L’incisione racconta la fase finale della lotta contro il mostro. Cadmo, non vedendo ritornare i suoi compagni dalla spedizione, decide di andare a cercarli nel bosco dove, però, ormai trova solo dei cadaveri. Decide così di vendicare la morte dei suoi accompagnatori, cercando di uccidere il drago loro assassino. Ovidio racconta che i tentati attacchi al mostro sono stati tre: inizialmente Cadmo si è servito di un masso, poi ha tentanto di sconfiggerlo conficcandogli una lancia nella schiena, ma solo quello inferto alla gola risulta fatale. Qui è rappresentato proprio il colpo mortale, raccontato in maniere molto fedele rispetto alla fonte latina; il mostro, infatti, è raffigurato in prossimità di un grande albero, probabilmente una quercia, che sarà da ostacolo nella sua fuga e, anzi, sarà proprio l’elemento determinante per la sua uccisione. Ovidio, infatti, racconta: “dum retro quercus eunti obstitit et fixa est pariter cum robore cervix”. La presenza della quercia è fondamentale e riportata anche da Ryskius: “figit in adversam connixus corpore quercum”. La quercia, infatti, non solo funge da impedimento alla fuga del mostro ma diventa essenziale per imprigionarlo, determinandone la fine.
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Confronti con altre incisioni | Cadmo chiede l’oracolo ad Apollo |
Osservazioni | La vicenda di Cadmo ha l’apice con la morte del mostro che aveva ucciso i suoi compagni, sopraggiunti per aiutarlo nella ricerca della sorella scomparsa. |
Bibliografia | Bibliografia |