Obbedienza

 

Francesco Chimenti, Obbedienza, 1705-1708, Palazzo del Seminario, San Miniato
DESCRIZIONE Vediamo una figura in posizione frontale. Nella mano destra stringe una croce. La veste è molto morbida e non stretta in vita. Le maniche sono tirate su fino ai gomiti. Potrebbe portare un mantello oppure un velo e quindi diventare una figura femminile.

La rappresentazione di questa figura è collegabile all’allegoria precedente, quella che è stata interpretata come Penitenza.

PAROLE CHIAVE OBTEMPERANDUM
ICONCLASS 53B5
MOTTO “OBTEMPERANDUM EST DEO QUI DEDIT PRAECEPTUM ET PRAEMISIT EXEMPLUM”
TRADUZIONE MOTTO Bisogna obbedire a Dio che al comando ha fatto precedere l’esempio.  
FONTE

MOTTO

Cassiodoro, Expositio in Psalterium, 1, in Psalmum XL, c.18, vers. 13. Si trova come: Et merito dedit praeceptum, qui praemisit exemplu.
COMMENTO

MOTTO

L’obbedienza è al centro di questa sentenza latina. Essa è dovuta a Dio che non si è limitato a comandare, ma si è attivato nel dare l’esempio di ciò che deve essere fatto.
IDENTIFICAZIONE

SOGGETTO

Oltre alla citazione esplicita dell’obbedienza nel motto latino, è significativa la somiglianza tra la rappresentazione dell’allegoria dell’Obbedienza nell’Iconologia e l’affresco sulla facciata del Seminario, soprattutto nella presenza della croce latina tenuta nella mano destra e l’andamento sinuoso, ad “S”, del corpo. Tuttavia, alcuni aspetti che si ritrovano nell’Obbedienza dell’Iconologia non coincidono con questo affresco.
FONTI
LINK Obbedienza nell’Iconologia di Ripa

http://limes.cfs.unipi.it/