Penitenza

Francesco Chimenti, Penitenza, 1705-1708, Palazzo del Seminario, San Miniato
DESCRIZIONE Si può vedere rappresentata una figura che tiene in mano una croce. Il volto guarda nella direzione della croce. La veste è legata in vita da un laccio le cui parti finali sembrano ricadere sul fianco della figura. La veste comprende anche un mantello che ricopre la spalla destra della figura.

La rappresentazione di questa figura è collegabile all’allegoria seguente, quella che è stata interpretata come Obbedienza.

PAROLE CHIAVE ABNEGAT
ICONCLASS 11Q12
MOTTO “SE VERE ABNEGAT QUI INCIPIT ESSE QUOD NON ERAT ET DESINIT ESSE QUOD ERAT”
TRADUZIONE MOTTO Rinnega veramente se stesso chi comincia ad essere ciò che non era e cessa di essere ciò che era.
FONTE

MOTTO

San Gregorio, Moralia [33,6, PL 76,678D].
Si trova come: Semetipsum etiam abnegat quicumque mutatur ad meliora, et incipit esse quod non erat, et desinit esse quod erat.
COMMENTO

MOTTO

Al centro del motto sta il concetto del rinnegare se stessi: se si è pentiti di ciò che siamo, è necessario cambiare radicalmente il nostro modo di essere.
IDENTIFICAZIONE

SOGGETTO

L’identificazione di questa allegoria si basa principalmente sul concetto espresso dal motto latino che può essere, quindi, collegato alla virtù della Penitenza.

Cesare Ripa descrive questa allegoria nell’Iconologia.

FONTI
LINK Penitenza nell’Iconologia di Ripa

http://limes.cfs.unipi.it/